667.Agency Web Agency agenzia di comunicazione digitale

Campagne email marketing: sai che ne esistono due diverse tipologie? Generare contatti, trasformare gli utenti in clienti che comprano e fidelizzarli è infatti uno dei principali obiettivi di ogni brand. Uno strumento veramente efficace per raggiungere questo obiettivo sono senza dubbio proprio le campagne di email marketing. In questo articolo ci soffermeremo sulle due diverse tipologie di email marketing e ti forniremo dei preziosi consigli per generare campagne di email marketing efficaci.

SOMMARIO

Campagne di email marketing: fidelizza i tuoi clienti con le email di nurturing

Come ti dicevamo poc’anzi le email marketing si distinguono in due grandi categorie: le email di nurturing e le email di vendita. Le prime sono ideate per restare in contatto con i tuoi clienti e formarli/informarli con contenuti di qualità, mentre le seconde sono progettate per trasformare un lead in un cliente che compra.

In entrambi i casi le tue email devono essere interessanti, pertinenti e illuminanti.

Le email di nurturing, chiamate anche “a goccia”, hanno l’obiettivo di instaurare una relazione con il tuo potenziale cliente “goccia dopo goccia”, di “nutrire” a poco a poco il suo interesse nei confronti del tuo prodotto/servizio, in modo che, quando ne avrà bisogno, si ricorderà immediatamente di te. Il concetto è quello di fornire infatti piccole, ma importanti, informazioni, a ogni email inviata.

Ma perché tutto questo? Una cosa fondamentale da tenere sempre a mente è che le persone comprano quando sono pronte e non quando lo decidi tu e comprano da te solo quando sei nei loro paraggi. Ecco, le email di nurturing ti permettono di restare “nei paraggi” dei tuoi potenziali clienti.

Leggi QUI questo approfondimento – Campagne di Lead Generation: cosa sono e come utilizzarle per il tuo business online

Email di nurturing

Ma cosa significa restare “nei paraggi” dei tuoi potenziali clienti? Partiamo da un presupposto: quando arriva un nuovo lead dopo una campagna (Google o social) purtroppo questo non basta per aumentare il tuo fatturato. Una volta acquisiti contatti interessati al tuo prodotto/servizio infatti non vuol dire che questi compreranno automaticamente, piuttosto tocca a te dargli un valido motivo per acquistare da te.

All’arrivo di un nuovo contatto infatti ti puoi trovare davanti 2 situazioni diverse:

Situazione n°1

Il lead appena arrivato è “freddo” e probabilmente non vuole comprare subito.

Situazione n°2

Il lead è interessato all’acquisto, ma non conosce ancora la tua azienda e probabilmente vuole acquisire maggiore fiducia prima del “grande passo”.

Invia quindi una piccola informazione per risolvere un “grande problema” del tuo potenziale cliente. In questo modo farai aumentare il valore percepito della tua azienda, spingendo il tuo utente a fidarti di te e quindi a comprare il tuo prodotto/servizio.

Come generare campagne di email marketing e fidelizzare i tuoi potenziali clienti!

Le email di nurturing devono essere pensate a tavolino e devono comprendere sempre argomenti di questo tipo:

–             come risolvere un problema;

–             offrire un valore;

–             ricordare ai tuoi clienti che hai una soluzione;

–             ricordare ai tuoi clienti l’indirizzo del tuo sito web.

E per renderle davvero efficaci? Ecco la struttura da utilizzare per fidelizzare i tuoi clienti con le email di nurturing:

–             inizia con un titolo che funga da gancio;

–             esponi il problema;

–             fornisci un suggerimento o un elemento strategico;

–             dimostra autorevolezza, competenza, empatia e diventa una guida;

–             fai sapere al tuo cliente che hai un prodotto da vendere.

Un esempio di email di nurturing efficace sono senza dubbio le newsletter. Se le email di nurturing hanno l’obiettivo “di nutrire” i contatti o i clienti potenziali nel corso del tempo, costruendo una relazione con loro, le newsletter sono un veicolo davvero efficace per questo scopo, poiché consentono di fornire regolarmente informazioni, notizie, aggiornamenti e offerte pertinenti al tuo pubblico interessato.

Le newsletter devono:

–             essere inviate con una periodicità regolare;

–             contenere informazioni;

–             essere personalizzate;

–             contenere la CTA (chiamata all’azione);

–             offrire un’opportunità costante per rafforzare la coerenza del marchio.

In definitiva utilizzarle come parte di una strategia di nurturing può contribuire a creare una connessione più profonda con i tuoi contatti nel lungo periodo.

Leggi QUI questo approfondimento – Social media content strategy: ecco i contenuti che devi utilizzare per avere successo!

Email di vendita: trasforma i tuoi contatti in clienti che comprano

Come ti abbiamo già accennato le email di vendita sono progettate per trasformare i tuoi contatti in clienti che comprano. Queste hanno quindi lo scopo di chiudere la trattativa e trasformare il tuo lead in un cliente che compra. Se stai progettando quindi una campagna di email di vendita devi orientarti verso il tuo prodotto/servizio come soluzione al loro problema.

NON ESSERE TIMIDO O TITUBANTE: presenta la tua soluzione come l’unica che cambierà davvero la vita del tuo cliente! Offrigli qualcosa che può accettare o rifiutare, senza mezze misure! Certo, devi essere gentile e premuroso verso il tuo cliente, ma ricorda che hai un unico obiettivo: vendere il tuo prodotto! Se ti mostri timoroso o titubante darai l’impressione di non credere abbastanza nel tuo prodotto/servizio.

Il risultato?

Non sarai per niente convincente!

Ecco come ottenere conversioni con le tue email di vendita!

Ma come scrivere delle perfette email di vendita e ottenere così più conversioni? Ecco cosa devi fare:

–             focalizzati sulla vendita del tuo prodotto/servizio;

–             identifica il problema che il tuo prodotto/servizio risolve;

–             fai in modo che l’intera email sia una CTA (chiamata all’azione) concentrandoti sul tuo prodotto/servizio;

–             proponi un periodo di tempo in cui i tuoi clienti possono acquistare.

Ecco invece la sequenza delle 6 email che ti aiuteranno a vendere il tuo prodotto/servizio.

Email 1 – Consegna la risorsa

Questa prima email non è di vendita pura. Qui infatti devi spiegare cosa stai fornendo e come i tuoi clienti possono utilizzare la risorsa gratuita. Utilizza un e-book, un video o delle tips inerenti al tuo settore.

Email 2 – Problema + soluzione

Focalizzati sul problema che il tuo cliente deve affrontare e proponi ciò che vendi come l’unica soluzione.

Email 3 – Testimonianze di clienti

Le testimonianze di altri clienti che hanno acquistato da te servono a rassicurare la “paura” dell’acquisto dei tuoi potenziali clienti. Mostra quindi loro come il tuo prodotto/servizio ha risolto lo stesso problema che hanno avuto altri clienti.

Email 4 – Superamento di un’obiezione

Prima che i tuoi utenti possano obiettare su un’eventuale punto dolente, scegli quella più comune e risolvila. A questo punto i tuoi potenziali clienti avranno maggiore fiducia in te.

Email 5 – Cambio di paradigma

Dai ai tuoi clienti una nuova speranza, offrigli un altro punto di vista, una motivazione inaspettata che lo spinga verso il tuo prodotto/servizio. In questo modo avrà l’impressione che ciò che gli viene proposto non lo ha mai visto né sentito prima.

Email 6 – Vendi

In questa email devi arrivare al sodo, è il momento di arrivare al punto e proporre al tuo cliente la vendita in modo diretto e chiaro.

INFINE: schedula le email inviandole ogni 1 o 2 giorni!

Esempi di email di vendita: DEM ed email workflow

Ma quali sono nello specifico le email di vendita? Tra le tipologie più conosciute – e utilizzate – ci sono di sicuro le DEM e le email workflow.

DEM sta per Direct Email Marketing, sono quindi email dall’invio diretto con scopo promozionale destinate a un pubblico specifico. Il loro obiettivo non è solo quello di promuovere un prodotto/servizio e generare vendite, ma anche quello di aumentare l’engagement.

In definitiva, le DEM sono caratterizzate dall’invio diretto di email a scopo di vendita, le email workflow invece si concentrano sull’automazione e sono ideate per rispondere in modo dinamico ai gusti e alle scelte del pubblico di riferimento.

Le email workflow sono invece, nel loro complesso, un processo automatizzato di una serie di email che partono in risposta a determinati trigger o azioni degli utenti. Può essere configurato per rispondere a comportamenti specifici degli utenti, come l’iscrizione a una newsletter o l’abbandono del carrello. Le email workflow sono progettate sostanzialmente per guidare gli utenti in un percorso specifico rientrando così a far parte del funnel di vendita.

Lascia un commento