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Più dell’80% delle aziende che utilizzano il Content Marketing usano la Newsletter come canale principale per diffondere i propri contenuti, subito dopo ci sono i social. Ma sei sicuro che la tua newsletter sia davvero rilevante per il tuo pubblico? Quanto la tua newsletter è d’impatto e quanto invece è solo uno spreco di tempo?
In quest’articolo ti mostro cosa devi verificare e misurare per rispondere a queste domande.

Personalmente amo lo strumento newsletter e sono anche uno che sperimenta molto e chi è iscritto alla mia mailing list (oltre 10.000 imprenditori e professionisti, puoi iscriverti anche tu CLICCANDO QUI) lo sa benissimo.

Da una ricerca del Content Marketing Istitute, più dell’80% degli esperti di marketing ha previsto, per le aziende che segue, l’uso della newsletter come mezzo di diffusione dei propri contenuti.

Fai parte anche tu di questo 80%? Anche tu invii la tua bella newsletter?

Ti sei mai chiesto, con precisione, quanto la tua newsletter sia rilevante per chi la riceve? In altre parole, credi che sia un’esperienza importante o quanto meno davvero utile per i tuoi iscritti?

Se hai risposto che sì, è rilevante, lo hai mai verificato oppure lo supponi soltanto?

L’amara verità è che nella maggior parte dei casi la newsletter rappresenta uno spreco di tempo per chi la prepara e per chi la riceve.

SOMMARIO

Il paradosso del “Più è facile più diventa inutile!”

Le newsletter soffrono dello stesso paradosso dei social: “più diventa facile e più diventa inutile”. Sono arrivato a questo paradosso analizzando migliaia e migliaia di email e post. Perché si verifica questo strano paradosso?

La questione è piuttosto banale: più una cosa diventa facile e di conseguenza economica, come ad esempio inviare una email oppure pubblicare un post su Facebook, più diminuisce drasticamente la nostra attenzione e il tempo che dedichiamo alla sua realizzazione.

Vuoi un esempio? Se come me hai più di 40 anni, allora avrai avuto modo di avere tra le mani quest’oggetto:

È un rullino fotografico della Kodak. Ricordo benissimo che quando andavo in gita con la scuola oppure in vacanza, avevo da uno a tre rullini fotografici da 36 pose con i quali potevo scattare al massimo 36 x 3 = 108 fotografie.

Le foto potevi vederle solo al ritorno dalla gita o dalle vacanza, dopo averle sviluppate. Pagavi il costo del rullino e il costo dello sviluppo. Questo ti costringeva a scegliere con attenzione cosa fotografare, perché fotografarlo, studiare con precisione lo scenario, il punto di vista, la luce, la messa a fuoco, il soggetto.

Non potevi permetterti di sprecare una foto con troppa leggerezza.

Oggi invece cosa accade? Vai in vacanza, scatti 8.579 fotografie con lo smarphone, le scatti controluce, senza luce, a fuoco e fuori fuoco, belle, brutte, utili, inutili e il 95% di quelle foto non le vedrai mai più, resteranno solo nel tuo smartphone oppure ad occupare spazio nel cloud. Perché? Semplice: oggi non costa niente scattare una foto!

Ecco il paradosso: poiché è diventato semplice ed economico scattare foto, la nostra attenzione nel farlo si è ridotta praticamente a zero. Quanto sono rilevanti le nostre foto? Quante potevamo evitare di scattare perché del tutto inutili? Quante ne abbiamo scattate solo per l’euforia del momento ma che già due ore dopo, riflettendoci, avremmo potuto tranquillamente cancellarle?

È la stessa cosa che accade con le newsletter (email) e con i social: è tutto diventato troppo facile e troppo economico, cosicché si finisce per prestare quasi nessuna attenzione alla scrittura di quella email o di quel post, contribuendo anche noi al sovraffollamento di inutili email e inutili post.

Come essere rilevanti per il tuo pubblico

Ora se vuoi smetterla di essere parte del problema e spostarti dalla parte della soluzione, vediamo 3 cose che devi prendere in considerazione per progettare newsletter che siano davvero rilevanti per il tuo pubblico.

Quando lavoro alla mia newsletter, cerco sempre di fare attenzione a questi tre aspetti:

  1. Costanza
  2. Valore
  3. Esclusività

Più riesci a tenerli tutti e tre contemporaneamente attivi e presenti, più la tua comunicazione sarà attesa e rilevante per i tuoi destinatari. Esaminiamoli uno alla volta.

Costanza

Qui non devi fare come faccio io perché sperimento molto e quindi spesso cambio orario e giorno d’invio, tuttavia questa cosa per un’azienda non va bene. Devi essere costante e puntuale, quindi se hai deciso di spedire la tua newlsletter il martedì alle 8:00 del mattino, allora ogni martedì alle 8:00 (né un minuto prima né un minuto dopo) invierai la tua newsletter fino alla fine dei tempi! Oppure fino a quando i tuoi dati non ti suggeriranno di cambiare qualcosa.

Sulla scelta del giorno e dell’orario migliori ti consiglio di leggere quest’articolo:

Qual è il giorno migliore per inviare una newsletter?

Valore

I tuoi contenuti devono essere di grande valore. Stai distribuendo contenuti che siano davvero rilevanti per il tuo pubblico? Attenzione, non sto pensando a sconti, coupon, inviti a corsi e cose del genere, tutto ciò può esserci (e in certi casi deve esserci) nelle tue newsletter, ma sempre dopo uno o due contenuti di valore ovvero contenuti che possano realmente essere utili per i tuoi destinatari. Quando dico “utili”, intendo che possano servire a migliorare qualche aspetto della vita privata o lavorativa di chi legge, qualcosa di cui non possa farne a meno, qualcosa per la quale possa esclamare: anche oggi ne è valsa la pena leggere questa newsletter!

Esclusività

Quello che spedisci nella tua newsletter è solo un insieme di link ad articoli del tuo blog e ad altre cose già presenti altrove oppure c’è qualcosa che è accessibile solo ed esclusivamente a chi legge la newsletter? È qui che fai la differenza, perché se nella tua email trovo solo cose alle quali posso accedere anche altrove, che motivo avrei di aprirla e leggerla? Ultimamente sto inserendo delle riflessioni molto personali sul mondo del marketing, ma anche su concetti di vita lavorativa. Il risultato è stato sorprendente in termini di risposte alla newsletter. È chiaro che questi concetti e queste riflessioni sono accessibili solo a coloro che sono iscritti alla mia mailing list.

Qualche buona idea per te!

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