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Hai una grande idea imprenditoriale che potrebbe rivoluzionare la tua vita! Magari è frutto di questa notte insonne oppure ci stai rimuginando da diversi anni. In ogni caso sei lì bloccato dalla fatidica domanda che si fanno tutti: come faccio a sapere se è una buona idea? Ti racconto la mia esperienza personale per dare una risposta sensata a questa domanda (e molto di più).

SOMMARIO

Come testare la tua idea di business

Iniziamo subito con tre domande bomba sulle quali il 90% della gente naufraga e addio Big Idea:

Ci sei ancora? Continuo a scrivere o è meglio che mi fermi qui? Il fatto è che sono ottimista e credo che tu abbia dato speranza a queste tre domande, che poi alla fine si riassumono tutte in questa:

Come faccio a sapere che la mia nuova idea imprenditoriale funzionerà davvero?

Iniziamo con una cruda verità: la vita non si costruisce sulla certezza, non è mai capitato e mai capiterà, inoltre le variabili del successo sono troppe per essere gestite tutte con sicurezza.

Nel mio ufficio di 667.Agency, su una delle pareti dell’area tecnica dove lavora il Team, c’è questa frase con dei bei caratteri grandi:

C’è sempre una parte oscura che non riesci a illuminare completamente. Sarebbe fantastico se all’inizio del tuo viaggio imprenditoriale avessi la certezza del successo, ma trovami un solo imprenditore in tutto il mondo che sia partito con questa sicurezza “matematica”. Non ne troverai nemmeno uno!

Tuttavia, non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.

Qui ti viene richiesto di fermarti e di pensare, non è un articolo di quelli dove il guru della situazione ti dice fai uno, due e tre e – abracadabra – avviene la magia. Tanto per iniziare, rispondere alla domanda “Come faccio a sapere che la mia nuova idea imprenditoriale funzionerà davvero?” richiede un’intensa ricerca e molto impegno. Richiede anche una certa dose di introspezione e molto tempo per pensare. 

Quindi, se stai cercando una semplice lista di controllo, sei nel posto sbagliato.

Stai leggendo ancora? Fantastico! Allora una cosa è sicura: se hai la giusta determinazione, allora le cose di cui ti sto per parlare ti serviranno!

Il primo passo da fare è porre le domande giuste. Ecco, questo l’ho imparato nel 1993 quando ho letto il mio primo libro di Anthony Robbins senza nemmeno sapere chi diavolo fosse questo tizio. E poi all’epoca Internet non era nemmeno un miraggio… Però da Robbins ho imparato che se riesci a canalizzare le domande che hai in modo efficace, imparerai a capire meglio te stesso e ad avere una comprensione più forte della tua idea di business.

Il secondo passo è mettere alla prova la tua idea di business. Rispetto al 1993, oggi la tecnologia ti consente di testare il concetto alla base della tua attività prima di andare all-in. Tanto per iniziare, l’uso dei social media, come altri canali, ti può seriamente aiutare nella realizzazione della tua idea e vedere come davvero potrebbe reagire a contatto con il mondo “reale”.

In questo articolo, voglio fornirti due elementi d’azione:

  1. alcune domande chiave che devi porti e alle quali devi dare risposta;
  2. le azioni e le strategie messe in atto da imprenditori (e anche da me) per mettere alla prova le loro idee di business.

Iniziamo!

5 domande per testare la tua idea di business (e che devi farti!)

1. Perché voglio avviare questa attività?

Non stiamo parlando del tuo business plan, stiamo parlando del tuo perché.

Qui potrei citare l’ottimo libro di Simon Sinek “Partire dai perché”, che in ogni caso ti consiglio di leggere:

tuttavia, quello che davvero devi capire e interiorizzare, è che il primo fattore di successo della tua idea imprenditoriale sei tu. Credimi, non è una di quelle frasi motivazionali del cax, è proprio così, e quello che devi capire davvero è se ti interessa il business o se stai inseguendo qualcos’altro come fama, denaro o approvazione.

Fama, denaro e approvazione non è che siano qualcosa di orrendo e da evitare, ma se sono il tuo punto di arrivo allora sei fuori strada! Se invece comprendi la tua motivazione più profonda, il tuo “perché” allora questo ti manterrà a galla quando le cose si metteranno male e dovrai superare sfide impegnative.

Vuoi un esempio di “perché”? Allora dai un’occhiata alla dichiarazione di intenti di Disney: 

La missione di The Walt Disney Company è intrattenere, informare e ispirare le persone in tutto il mondo attraverso il potere di una narrazione senza precedenti , che riflette i marchi iconici, le menti creative e le tecnologie innovative che rendono la nostra azienda di intrattenimento leader nel mondo.

Beh, è impegnativo e non da tutti, infatti sono poche le aziende che fatturano come Disney.

Qualche altro esempio?

Google: “Organizzare le informazioni del mondo e renderle universalmente accessibili e utili”.

TED: “Diffondere idee”.

Tesla: “Accelerare la transizione del mondo verso l’energia sostenibile”.

LinkedIn: “Collegare i professionisti del mondo per renderli più produttivi e di successo”.

ASANA: “Aiutare l’umanità a prosperare permettendo ai team del mondo di lavorare insieme senza sforzo”.

Microsoft: “Permettere a ogni persona e a ogni organizzazione sul pianeta di ottenere di più”.

In generale posso dirti che una visione deve avere tre caratteristiche fondamentali:

  1. Deve essere plausibile e raggiungibile. Deve essere realizzabile, deve comunque darti qualcosa di tangibile su cui lavorare. Alla fine un business plan di almeno una pagina devi tirarlo fuori.
  2. Fai in modo che sia motivazionale. La personalità della tua azienda deve risplendere attraverso la tua mission/vision aziendale. È ciò che rende la tua azienda diversa dalle altre e devi scriverla in maniera che non solo sembri unica, ma deve anche identificare e rafforzare l’identità e la percezione del tuo brand. Infine, deve motivare tutti a sostenerla: te, il tuo team, i finanziatori.
  3. Rendila chiara e semplice. Non ti perdere in mille parole inutili e complesse, fai in modo che sia una dichiarazione breve e semplice. Deve comunicare principalmente gli elementi importanti della tua azienda, come i valori fondamentali, e deve farlo sia nei confronti dei dipendenti che dei clienti. Per questo deve essere chiara, unica, che non crei malintesi. Usa parole semplici, evita inutili parole forbite o complesse, cerca di usare 20 parole o meno e arriva dritto al punto.

2. Sono disposto a fare tutto il necessario perché ciò accada?

Se non sei disposto a sacrificare il tuo attuale lavoro (anche se ottimo), il tuo tempo libero, la vita sociale o altre cose che ritieni importanti, potresti non essere pronto per avviare la tua attività.

Anni fa chiusi la mia azienda d’informatica, anche se mi produceva ottimi fatturati, perché o continuavo a portarla avanti oppure mi dedicavo al mio futuro di Consulente Web Marketing, quello che avevo sempre sognato.

Non è possibile fare due cose contemporaneamente e farle bene.

Prima di licenziarmi dalla Olivetti, dove avevo uno stipendio di tutto rispetto, e lanciarmi nell’idea di un’azienda di assistenza tecnica informatica, sentivo nelle orecchie le parole di mia madre: “Aspetta! Quando la seconda attività diventa fiorente, allora lasci il lavoro fisso e sicuro!”.

Ho sempre amato mia madre, ho sempre avuto rispetto per i sacrifici che ha fatto per aiutare mio padre a portare avanti la famiglia, ma su questo si sbagliava. Non è possibile far crescere un progetto imprenditoriale se non ti ci dedichi al 100%.

Se ti dedichi al 100% ha qualche probabilità di avere successo. Se non lo fai hai la sicurezza del fallimento. All’epoca scelsi la probabilità di avere successo (e non avevo alcuna idea di quale fosse il suo valore).

La tua idea di business deve essere la tua più grande passione e cancellare tutto il resto? No. 

Ma hai bisogno di una forte determinazione interiore per superare gli ostacoli che sicuramente ti si presenteranno, perché – credimi – si presenteranno eccome!

Dove c’è una volontà c’è sempre un modo, ed è solo questa determinazione ad aumentare le probabilità che la tua attività abbia successo.

3. Qual è il problema che risolve la mia idea imprenditoriale? 

Chiariamolo subito, questo è un nodo nevralgico: se non hai un problema che puoi risolvere con il tuo nuovo business, allora il tuo è solo un miraggio

La verità è che se i tuoi clienti non vedono nel tuo prodotto/servizio un qualcosa che possa migliorare le loro vite o il loro lavoro, non lo compreranno. È tutto qui, è semplice.

Se poi la tua azienda è rivoluzionaria o super innovativa, allora hai una sfida ulteriore: dovrai mostrare alle persone un problema che non sapevano di avere

C’è una frase di Henry Ford che spiega bene questo concetto: “Se avessi chiesto alle persone cosa volevano, avrebbero risposto cavalli più veloci”. Ecco, la Ford nei primi del Novecento di sicuro era un’azienda innovativa.

4. Quanto è grande il mercato che potrebbe raggiungere la mia attività? 

Se hai risposto con cura alla domanda n.3, questa non è altro che una sua estensione. Quindi ecco alcune domande che ti aiutano in questo:

Porsi semplicemente queste domande significa fare ricerche di mercato sostanziali e questo potrebbe costarti altri investimenti; te la senti?

Ho imparato che, in generale, ci sono due modi per far soldi, io li chiamo rispettivamente:

  1. Vendo il Pane.
  2. Vendo l’Oro.

Che si traducono in questi due concetti:

  1. Vendi un volume elevato di prodotti a un prezzo alla portata di tutti (o moltissimi).
  2. Vendi meno prodotti ma a un prezzo più alto.

Se il tuo mercato di riferimento è piccolo, ad esempio persone che hanno un patrimonio di almeno 2 milioni di euro in banca, allora la tua soluzione deve essere venduta a un prezzo più alto. D’altra parte, se il mercato potenziale per la tua azienda è ampio, dovrai trovare un modo per convincere quel mercato del valore del tuo prodotto.

5. Quali punti di forza e di debolezza metti in campo? 

Qual è secondo te il fattore di successo più importante nella tua attività?

TU.

Sì, tu sei il punto nevralgico di tutto: se tu cedi, tutto cede. Questa è una delle prime cose che ho imparato sulla mia pelle: ci sono solo io alla fine, o m’impegno io prima di tutti a far funzionare l’idea oppure… amen e buon funerale all’idea stessa, per quanto buona possa essere.

Detto questo, ognuno di noi ha talenti e mancanze: alcuni sono bravi nel marketing e nelle vendite, ma sono disorganizzati nella gestione dell’impresa e delle finanze. Altri sono ottimi tecnici e conoscono a menadito il problema del loro cliente, ma sono totalmente mancanti lato comunicazione e marketing.

Ecco perché devi chiarire dove sei forte e dove invece hai bisogno di supporto.

Hai presente Apple? Certo che sì e se ci pensi il grande punto di vantaggio dal quale sono partiti era la complementarietà di conoscenze e attitudini tra Jobs e Wozniak. I due si sono incontrati mentre svolgevano un lavoro estivo, a quel tempo, Wozniak stava costruendo un computer e Jobs, d’altra parte, ha visto il suo potenziale per risolvere un problema globale. Senza l’intuizione e il senso degli affari di Jobs, Wozniak probabilmente non avrebbe mai messo il computer sul mercato. E, naturalmente, Jobs non avrebbe mai avuto un prodotto senza le capacità analitiche e tecniche di Wozniak.

6 modi per testare la tua nuova idea di business

Se con la lettura sei arrivato fin qui, allora è tempo di comprendere come mettere alla prova la tua grande idea.

1. Usa i social media per la tua idea

I social ormai sono alla portata di tutti e quasi tutti ne usano almeno uno e ci trascorrono diverse ore al giorno tra cose utili (poche) e cose inutili (molte). 😉

Tuttavia questa per te è una grande opportunità!

Inizia a condividere il problema che stai risolvendo con i tuoi amici. Chiedi loro direttamente se acquisterebbero il prodotto che stai cercando di vendere. Chiedi il loro feedback su potenziali modelli di business o idee di marketing relative alla tua idea.

Se pensi che qualcuno possa rubare la tua idea, sappi che:

  1. qualcuno sta già lavorando alla tua idea (siamo miliardi nel mondo!!!)
  2. qualcuno sta per uscire con la tua idea (siamo miliardi nel mondo!!!)

Quindi, sii scaltro, raccogli informazioni e esci con la tua “versione minima funzionante” (MVP ovvero un prodotto minimo praticabile) per testare ulteriormente la tua idea e passare alla fase successiva.

Nella prima fase, se vuoi essere più incisivo, prova ad avviare una pagina Facebook e a pubblicare alcuni semplici annunci su una pagina di destinazione che spieghi il prodotto che desideri sviluppare. Questo è anche un buon modo per raccogliere email e creare una lista di persone interessate (vedi il prossimo suggerimento in merito alla newsletter).

È probabile che se riesci a ottenere un coinvolgimento sui social media attorno all’idea di costruire un prodotto, ci saranno anche persone che vorranno investire denaro in esso. Ho un’infinità di casi del genere da citare, ma quest’articolo sta diventando un manuale! Quindi… fidati! 😀

Inoltre i social media sono anche un ottimo modo per avere un altro punto di vista, un’altra prospettiva che non avevi valutato all’inizio. Ricorda solo di prendere tutto con le pinze poiché non tutto ciò che la gente ti dirà deve essere preso come oro colato. Ricordi Henry Ford? “Se avessi chiesto alle persone cosa volevano, avrebbero risposto cavalli più veloci”.

2. Avvia una newsletter

Una newsletter sulla tua idea di business avrà tanti vantaggi. In primo luogo, sarai in grado di verificare se le persone sono disposte a un primo semplice impegno per la tua attività: concederti la loro email.

Un’email è una delle cose più preziose che puoi avere quando arriva il momento di avviare la tua attività. L’email ti dà accesso diretto a un potenziale cliente che ha già investito abbastanza nella tua idea per fornirti informazioni personali

Infine, sarà incredibilmente prezioso per te condividere regolarmente i progressi che stai facendo sulla tua attività mentre capisci come costruirla. Sarai in grado di essere responsabile nei confronti dei potenziali clienti e di ricevere feedback continui mentre testi e implementi il ​​tuo prodotto. 

Questa cosa è fantastica!

3. Non temere di sederti dinanzi agli investitori 

Qual è uno dei migliori indicatori di successo? Quando qualcuno è disposto a impegnarsi e investire in qualunque cosa tu stia costruendo

Puoi iniziare dai tuoi amici, dai parenti e dai conoscenti. Successivamente, per allargare le possibilità, puoi cercare potenziali investitori tramite il networking

Se poi hai individuato qualche potenziale partner, offriti di portare queste persone fuori a prendere un caffè o di pagare il pranzo, fosse solo per chiedere loro consigli e idee. 

Usa LinkedIn, magari riesci a trovare investitori che sono stati coinvolti in aziende simili alla tua. Prova a connetterti ma senza chiedere subito investimenti, inizia a creare una rete di persone che, leggendo ciò che pubblichi sul progetto, inizieranno a incuriosirsi e a fidarsi di te. 

Puoi anche provare il crowdfunding con opportunità come Kickstarter, SeedInvest e Patreon sono diverse opzioni se stai cercando investitori più piccoli. Infine, forse l’opzione migliore per te sarà quella di creare un MVP (un prodotto minimo praticabile) che puoi testare sul mercato a un prezzo inferiore rispetto a quello che alla fine vuoi addebitare.

Un MVP ti permette di testare in modo concreto la tua idea, di fare i primi incassi (dimostrando il potenziale) e di presentarti ai tuoi potenziali finanziatori con numeri concreti da valutare.

Indipendentemente da come scegli di ottenere il tuo finanziamento iniziale, l’idea di base è ancora valida:

non saprai che la tua attività può avere successo fino a quando non trovi qualcuno disposto a rischiare i suoi soldi sulla tua idea.

4. Crea un sondaggio

Stai cercando di fare più ricerche di mercato e capire un po’ di più sui tuoi potenziali clienti prima di raccogliere fondi? Non sempre è necessario coinvolgere aziende specializzate in ricerche di mercato e quindi investire fin da subito grandi capitali.

Ad esempio in 667.Agency, la mia Agenzia di Web Marketing, usiamo spesso soluzioni come SurveyMonkey, Typeform, Google Forms o FormAssembly. Alcune cose puoi farle addirittura gratuitamente, altre a costi veramente accessibili. In questo modo tantissime persone possono fornirti le loro opinioni su ciò che stai costruendo.

Non sai da chi iniziare? Come sempre i tuoi amici e i tuoi parenti sono le cavie migliori per avviare un test! Dopo di che, aggiustato il sondaggio in base ai primi feedback, commercializzalo a un gruppo più ampio di persone.

5. Devi comprendere quanto ti costerà la tua idea

Hai idea di quanto costerà realmente realizzare e sostenere la tua azienda? Anche perché senza questa informazione, come pensi che sia ragionevole credere che tu possa farci un business? 

Ad esempio, quanto del lavoro dovrai esternalizzare? Di quanti dipendenti avrai bisogno come minimo e quanta esperienza devono avere? Quanto ti costeranno? Se non sai come dare risposta a queste domande, allora cerca un amico imprenditore che possa iniziare a darti qualche buon consiglio.

Chiedi a persone che hanno esperienza e non a persone che semplicemente ti sono amiche.

Qualunque sia il tuo “perché” e per quanto bello e affascinante possa essere, se alla fine non riesce a produrre soldi allora tutto crollerà come un castello di sabbia alla prima onda…

Quindi, è meglio risolvere subito questo punto prima che tutto il castello sia costruito!

6. Fai qualche ricerca di… background

Sì, ho usato un concetto “figo” per dire di fare una classica “ricerca sulla concorrenza”. È importante perché conoscere la concorrenza, sia diretta che indiretta, ti permette di capire dove sia strategico posizionarsi.

Non hai idea di cosa voglia dire concorrenza diretta e indiretta? Te lo spiego con un esempio semplice, prendi la Coca-Cola, un concorrente diretto è un’altra azienda che produce una bevanda simile, un concorrente indiretto è… l’acqua!

Se vuoi approfondire questo tema, leggi “Come battere la concorrenza“.

Ecco diversi strumenti che puoi utilizzare per una ricerca sulla concorrenza:

Riepilogando

Ci sono alcune cose che ho capito sulla mia pelle e studiando grandi successi impreditoriali:

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