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Il Personal Branding, come ha detto Matthew Capala, non riguarda te stesso; riguarda il tuo contenuto. Devi passare per due livelli: il primo è diventare una persona a cui vale la pena parlare, il secondo è trasformarti in una persona di cui vale la pena parlare.

In questo articolo, arricchito da una fantastica puntata del podcast marketing “Mai dire 30 min di Marketing”, ti dico la mia e condivido con te gli straordinari consigli di Jack Canfield autore de “I Principi del Successo”.

SOMMARIO

Scrivi il tuo nome in Google

Personal Branding, prova delle prove: vai su Google, scrivi il tuo nome e cognome, e verifica cosa ti restituisce come risultato della ricerca.

Ecco da dove devi iniziare per capire “chi sei” in questo momento in rete. Il motivo è semplice: se incontri qualcuno per affari (e non solo) e questa persona non ti conosce, la prima cosa che fa, per farsi un’idea della persona con cui ha a che fare, è andare su Google ed inserire il suo nome, la seconda è cercarlo sui social.

Ecco cosa accade se cerchi me: Massimo Petrucci

Personal Branding: risultato di ricerca di Massimo Petrucci su Google.

La maggior parte della gente carica sul web, sui social e su Youtube migliaia di informazioni personali del tutto inutili e per la maggior parte delle volte anche fuori luogo.

Cosa penserebbe di te un potenziale cliente, un potenziale datore di lavoro o un potenziale socio in affari se si mettesse a guardare una dopo l’altra le tue foto su Facebook?

“Max, ma quelle sono le mie foto personali, cosa c’entrano?” Non dirlo! Rimangiati quello che hai detto! Se fossero “personali” allora perché riesco a vederle?!

INSEGNAMENTO: Le persone di successo gestiscono con molta cura la loro presenza in rete. Pubblicano solo informazioni e contenuti che contribuiscono a costruire un’immagine di successo e di leadership.

CONSEGUENZA: prima di pubblicare, chiediti: questo contenuto può peggiorare o aiuta la mia immagine online? Scegliere se pubblicare o meno quel contenuto è piuttosto semplice, vero?

Oggi, grazie ad Internet, tutti possono avere cura e sviluppare il proprio Personal Branding, a patto che si rispettino semplici e fondamentali regole di cui ti parlo nei prossimi paragrafi.


Ascolta il podcast Marketing

Ascolta questa straordinaria puntata, 45 minuti di super consigli!

Ascolta “Personal Branding: 😎Super Consigli per diventare Autorevoli sul Web” su Spreaker.

Essere un Brand ti rende resiliente

Mai come in quest’epoca, abbiamo una miriade di strumenti per costruire la tua brand equity ovvero il tuo “patrimonio di marca”, un valore del tutto immateriale fatto di percezioni, emozioni, visibilità e che dà forza alla tua azienda o a te stesso come professionista nel tuo mercato di riferimento.

Un buon Personal Branding ti aiuta a

  1. creare visibilità e presenza
  2. aumenta il tuo potere
  3. ti rende resiliente

questo terzo punto è molto importante e voglio che presti attenzione. Diventare un “brand” ovvero una persona autorevole, se sei un professionista, o percepito come leader del mercato se sei un’azienda, ti rende resiliente nei confronti di quello che sta succedendo nel mondo. Hai fatto caso che i grandi brand, nonostante le crisi economiche, riescono comunque a mantenere fortemente le loro quote di mercato.

Il motivo? Questi brand sono percepiti come unici. Pensa che è stato verificato che l’80% del valore di mercato delle prime 500 aziende americane per fatturato risiede nei loro asset intangibili. [Fortune 500]

Asset intangibili

È rappresentato da tutto ciò che non è “fisicamente tangibile” e misurabile. È la percezione del brand, le competenze, il posizionamento sul mercato, le relazioni, il know-how (conoscenze) ed altro ancora.

Lo stesso concetto può essere applicato anche al tuo Personal Branding ovvero al tuo “valore di mercato” che all’80% sarà basato sul tuo ingegno, sulla tua capacità di creare relazioni in rete e dal vivo, dalla forza della tua immagine, tutto questo influenzerà fortemente la tua capacità di creare ricchezza.

Ora che hai compreso l’importanza di lavorare alla creazione del tuo Personal Branding, ti dico quali sono i passi necessari per realizzarlo alla grande.

Prima di tutto: chi vuoi essere?

Fermati un attimo, prendi un foglio e scrivi:

  1. chi sono ora
  2. chi voglio essere tra 3 anni

descrivi con accuratezza: abbigliamento, casa, lavoro, vacanze, tipo di azienda in cui lavori, colleghi, persone con cui ti incontri per pranzo o a cena il sabato sera. Descrivi in ogni dettaglio chi vuoi essere.

Da qui potremmo prendere una meravigliosa quanto enorme deriva di crescita personale, che giuro mi piacerebbe davvero tanto trattare, ma non è possibile per ragioni di “spazio editoriale”, quindi rientriamo nei binari del Personal Branding che è già un punto di partenza complesso da realizzare.

In quale situazione ti trovi in questo momento?

Individua il mercato

Non hai bisogno di essere seguito da 1 milione di persone per fare business e forse neanche da 100.000, magari anche solo 1000 persone veramente selezionate possono essere quelle giuste per dare una svolta alla tua vita.

Il concetto fondamentale è

assicurarti di rivolgerti al mercato che più ti interessa e che procurerà il massimo beneficio al tuo business.

Crea un sito web ed un blog

Chi ti dice che il blog è morto è un cretino, archivialo così e poi dai fuoco alla pratica.

Non voglio perdere tempo a spiegare perché è un cretino, per fortuna tu non lo sei, quindi l’unica cosa importante che devi tenere presente è questa:

devi avere un luogo di tua proprietà in cui hai il massimo controllo delle informazioni e dei processi.

personal brandi: apri un blog!

Esiste solo un luogo come questo ed è il tuo sito web e il tuo blog. Non sono i social, come qualcuno vuole farti credere, i social sono il luogo in cui ti connetti con gli altri, in cui condividi contenuti e crei relazioni; ma non sono il luogo in cui hai il massimo controllo né il luogo adatto alla vendita.

I social non sono di tua proprietà, questo vuol dire che

Hai sicuramente bisogno di un buon sito web, in cui illustri chi sei e cosa fai, in più ti consiglio di abbinare sempre un blog perché esso ti consente di ottenere due vantaggi competitivi in più al solo sito web:

  1. crei molte pagine (articoli) e favorisci un migliore posizionamento in Google nonché è più probabile che il tuo “nome” venga fuori come risultato di una ricerca
  2. hai la possibilità di raccontare cosa fai e come lo fai, dimostrando le tue capacità e accreditandoti come persona/azienda autorevole nel proprio mercato di riferimento.

Avere un blog è il modo migliore per far crescere il tuo brand online, più che altro lo devi considerare il punto centrale della tua comunicazione così come ti mostro in questa mia lavagna:

Il blog come punto centrale della tua comunicazione

Sempre mantenendo il focus su argomenti strettamente correlati ai tuoi obiettivi, devi usare il blog per raccontare ciò che pensi, per dare consigli utili, approfondire temi che possano coinvolgere il tuo target di riferimento (il pubblico al quale vuoi parlare). Tutto questo ti aiuterà a consolidare la fiducia verso di te e alla costruzione e al consolidamento del tuo brand.

Inoltre, come ho detto nei punti più in alto, Google ama i blog e indicizza i nuovi articoli a volte nel giro di pochi minuti dalla pubblicazione!

Costruire un blog non è difficile, sicuramente il migliore CMS per la costruzione di blog è WordPress, evita altre soluzioni (joomla, drupal, ecc.) perché pur essendo di base ottimi sistemi, sono comunque macchinosi e non hanno la stessa community di sviluppatori come WordPress. Questo significa che per quest’ultima piattaforma trovi più semplicemente:

  1. sviluppatori che sappiano mettere mano al sito/blog
  2. avrai costi più bassi in assoluto
  3. troverai moltissimi plug-in gratuiti per potenziare il tuo sito/blog

Individua una “parola che ti rappresenti”

È molto importante che tu riesca a trovare un concetto che riassuma “chi sei” in una sola parola o al massimo in due. Ad esempio io sono riconosciuto come esperto per

  1. Copywriting
  2. Lead Generation

queste chiavi di ricerca mi portano molto traffico, anche perché cerco di pubblicare libri, post, video proprio su questi temi in modo che le persone, nel tempo, inizino ad associare questi concetti con la mia persona o con la mia agenzia.

È quello che devi fare anche tu.

Crea e gestisci i tuoi profili social

È molto probabile che tu abbia almeno un profilo social, se non addirittura tre, ad esempio potresti avere:

  1. Facebook
  2. LinkedIn
  3. Instagram

Non è importante se tu ne abbia uno o dieci, la cosa fondamentale è che tu gestisca in modo strategico i tuoi social. Se non lo fai, allora stai solo perdendo tempo!

gestire i social network

I social ti servono strategicamente per due ragioni:

  1. farti conoscere e instaurare relazioni
  2. portare traffico al tuo blog/sito

Come ho scritto qualche paragrafo prima, i social media non sono il luogo dedicato alla vendita, essi sono il luogo predisposto alla creazione di relazioni e alla condivisione di contenuti utili per la tua audience.

Qual è il luogo migliore dove prendere questi contenuti? Dal tuo blog! Quindi la strategia di base è semplice:

  1. prima crei i contenuti per il tuo blog
  2. e poi li condividi sui tuoi canali sociali.

È solo la sinergia tra contenuti e social che ti rende una vera autorità su un determinato argomento.

Non dimenticare la CTA

CTA sta per Call To Action ovvero “invito all’azione”, non devi dimenticare di inserire in ogni tuo articolo una CTA precisa, magari verso una pagina di vendita del tuo sito web, ecco alcune tipiche CTA:

La CTA deve essere inserita sia negli articoli del tuo blog, qui considerala praticamente obbligatoria, che nei tuoi post suoi social.

Chiediti sempre:

Non farti fregare dai like

Non farti abbagliare dai numeri, certo a tutti fa piacere avere un mucchio di like, condivisioni e commenti, tuttavia non credere che siano l’unico parametro che dimostra quante persone hanno gradito il tuo contenuto. Sappi che per ogni like che ricevi, probabilmente ci sono 100 persone che hanno letto il contenuto ma non hanno cliccato su “mi piace”.

Forse non hanno gradito? Forse sì… ma la maggior parte delle volte semplicemente sono state abbastanza pigre da non riuscire a premere il pulsante del mouse o a fare tap sullo schermo dello smartphone!

Abbi fiducia: c’è un mucchio di gente che legge e fruisce di contenuti senza interagire con quel contenuto. Quelle persone potrebbero comunque fare business con te perché, ad esempio, non hanno messo un like ma hanno cliccato sul link, sono approdate sul tuo sito e hanno scoperto di cosa ti occupi.

Posta regolarmente

Ciò ci porta a questa considerazione: devi essere presente sui social tutti i giorni, costantemente, sempre. Devi postare regolarmente.

Ho intervistato due personaggi che quando postano un contenuto fanno veramente numeri molto interessanti, essi sono:

Il primo è giornalista da oltre 20 anni, il secondo è esperto di comunicazione e – guarda caso – di personal branding, entrambi quando pubblicano un contenuto fanno numeri veramente straordinari.

Come fanno? Glielo ho chiesto ed entrambi hanno dato la stessa identica risposta:

Devi postare regolarmente.

Usare i social in modo strategico richiede impegno, quindi se pensi che ti basti qualche trucchetto del tipo “Questo strano trucco di comunicazione ti permette di ottenere 10.000 like” allora sei solo carne da macello, amico. Sei solo una carta di credito che arricchirà questi ciarlatani del web che vendono magie arricchendosi alle spalle di ingenui e creduloni.

Costruirsi un brand richiede costanza, impegno e sforzo. Quindi sii pronto, preparato, attivo e connesso.

Questo non vuol dire che tu debba scrivere un articolo di qualità ogni giorno e neanche che tu debba pubblicare un video al giorno. Se sei bravo e capace, fallo, questo diventerà un acceleratore; ma solo se davvero sei bravo e i tuoi contenuti di valore.

Non c’è cosa peggiore che pubblicare ogni giorno cose inutili!

C’è tutta una vasta pletora di contenuti che puoi prendere in considerazione e distribuire nel corso del mese:


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Ho sviluppato un Tool straordinario che ti permette di creare piani di pubblicazione su qualsiasi social.

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Limita i contenuti personali e sensibili

Per lavorare bene al tuo Personal Branding devi assolutamente evitare due tipologie di contenuti:

  1. quelli troppo personali e che ti metterebbero in cattiva luce
  2. temi sensibili come religione e politica

Apri il tuo profilo Facebook, se lo hai, e dai uno sguardo alle tue foto, una dopo l’altra, esaminale e chiediti:

In base alla risposta decidi se tenerla o eliminarla. Nel dubbio, eliminala, se non contribuisce a migliorare il tuo personal branding, forse è meglio che tu la elimini.

Questo vale anche per i post che hai pubblicato (controlla e fai pulizia) e quelli che pubblicherai in futuro.

Se vuoi fare business, devi prestare molta attenzione ai temi che hanno a che fare con la religione e con la politica. Essi possono crearti nemici tra coloro che potrebbero essere importanti e potenziali clienti. Quindi valuta con molta attenzione se scendere in campo in una bella polemica infinita, che non ti porterà niente di che, oppure evitarla.

Ricorda: i centinaia di like o di commenti su post di politica, sesso, religione o intrattenimento stupido (es. video demenziali), se non sono strettamente correlati al tuo personal branding, non ti porteranno business.

Non confondere la popolarità con il business: se scendi in piazza con le orecchie da asino, la trombetta in bocca e il culo da fuori, puoi star certo che diventerai molto popolare e probabilmente il tuo video farà anche un milione di visualizzazioni, ma credi che qualcuno vorrà fare business con te? Esattamente, quindi perché pensi che possa accadere il contrario quando condividi cose demenziali sui tuoi profili social?

Per questo devi assicurarti che qualunque cosa posti sul web e sui tuoi profili social faccia contribuire a far crescere il tuo brand.

Da una ricerca condotta dal Washington Post, il 75% dei professionisti delle risorse umane effettua ricerche sul web quando deve valutare un candidato e il 70% dei candidati viene rifiutato dopo tali ricerche.

Oggi quello che fai e dici online ha il potere di influenzare il tuo futuro professionale.

Condividi la tua “ricetta segreta”

Le persone provano interesse per le altre persone, soprattutto per quello che fanno.

Nel libro “It will be exhilarating” si legge: le persone sono davvero curiose di vedere come si fanno le salsicce.

Il senso è che raccontando e mostrando con regolarità ciò che fai, quello di cui ti occupi, le bozze dei tuoi nuovi lavori, i risultati che hai fatto ottenere ai tuoi clienti, i nuovi progetti o la tua ricetta segreta per… puoi creare davvero una forte connessione con i tuoi potenziali clienti.

Inoltre, se hai un’azienda, ti permette di far percepire “le persone” che ci sono dietro i tuoi prodotti o servizi, stabilendo così una relazione più emotiva con i clienti.

Questo ti permette anche di condividere il tuo perché personale.

Come ha detto Simon Sinek, autore del best seller Start whit Why (in Italia lo trovi con il titolo “Partire dai perché”, Franco Angeli):

le persone non comprano ciò che fai ma il motivo per il quale lo fai

Il motivo rappresenta “il tuo perché”:

Definendo il tuo perché personale farai in modo che chi ti legge, chi ti ascolta, stabilirà con te una connessione emotiva molto più forte e duratura.

I video ti danno una marcia in più

Se da una parte è vero che non tutti sono predisposti nel mettersi davanti ad una telecamera, è pur vero che con un po’ di pratica tutti possono migliorare.

Se vuoi qualche consiglio concreto su come metterti davanti ad una telecamera, contatta il mio amico e grande esperto di Public Speaking Giuseppe Franco.

Ci sono diversi motivi per i quali dovresti iniziare a fare video e postarli con regolarità, ne ho scelti per te alcuni più scientifici:

  1. il cervello presta maggiore attenzione ai volti – quando vediamo un volto, la nostra attenzione ha un picco massimo, cerchiamo immediatamente una connessione, il cervello elabora emozioni e si predispone a ricevere un eventuale messaggio;
  2. la voce è un importante canale informativo – il tono, il timbro, le pause, tutto influenzerà maggiormente il messaggio che intendi trasmettere. Inoltre la voce ti permette di mostrare il tuo entusiasmo, l’eccitazione e perfino l’autorevolezza;
  3. le emozioni rendono il messaggio più incisivo – tutto questo ti permette di confezionare un messaggio più forte e arrivare più facilmente nella mente del tuo potenziale cliente;
  4. il movimento trattiene l’attenzione – senza esagerare e diventare una trottola, è dimostrato che il movimento attira l’attenzione, ad esempio i gesti delle tue mani. Se sai usare bene i movimenti, puoi trattenere con maggiore efficacia il tuo interlocutore.

Tutto questo contribuisce a dare grande potenza ai video, per non parlare dei video testimonianza che partecipano pesantemente alla costruzione del tuo Personal Branding entrando nella sfera della Convalida Sociale.

Concludendo

Ci sarebbe ancora molto da dire, ma sto rischiando di trasformare questo contenuto in un libro! Quello che davvero conta è comprendere che il Personal Branding non è un processo immediato, anzi richiede tempo e lavoro costante.

L’unico modo che hai per far crescere il tuo brand è impegnarti ogni giorno, lavorando alla creazione di contenuti e instaurando relazioni solide e significative con il tuo pubblico ovvero con quelle persone che hanno bisogno del tuo aiuto. Mostrando interesse per queste persone e sostenendole nella realizzazione dei loro obiettivi, esse inizieranno a relazionarsi con te e diventerai una persona “con cui vale la pena parlare”. Tuttavia solo continuando con costanza e perseveranza diventerai una persona “di cui vale la pena parlare” e quindi un Brand!

Non importa quanti amici hai su Facebook o quanti contatti hai collezionato su LinkedIn, ciò che deve importarti è quanto solide e resilienti si rivelano queste relazioni.

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