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L’esigenza è questa: vuoi inviare una email e far sì che il tasso di clic sul link sia il più alto possibile. In altre parole vuoi fare in modo che quante più persone possibili clicchino sul link.

Questa cosa la puoi ottenere grazie alla Marketing Automation, in questo caso specifico parliamo di Email Automation.

Lo schema che ti mostro in quest’articolo è davvero molto semplice e generalmente anche molto efficace.


SOMMARIO

Cosa serve

In questo schema prevediamo la creazione di 3 email diverse più una copia.


Non dimenticare la cosa più importante!

Questo lo ripeto sempre ad ogni mio evento, ad ogni mio corso, ad ogni mio webinar: gli automatismi come i tools sono sì importanti, ma sono solo dei contenitori.

Se il contenuto è scadente, ad esempio i testi delle email sono scritti male, allora puoi stare certo che anche il migliore dei software di Marketing Automation non ti aiuterà ad ottenere risultati positivi.

Saper scrivere (Copywriting) è un’arte che o acquisisci studiando oppure acquisisci assumendo persone qualificate (Copywriter).


Schema semplice di Email Automation

Ti consiglio di stampare lo schema per poterlo esaminare in modo più semplice.

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Parte 1 – Start

La prima parte è scontata:

  1. C’è un Trigger (Start) che fa partire la prima email (Email_1). Potrebbe anche essere un invio manuale (es. newsletter). Se invece si basa sul trigger, esso potrebbe essere qualcosa del tipo:
    1. compilazione ed invio di un modulo (form)
    2. sottoscrizione ad una lista
    3. download di una risorsa
    4. visita di una pagina (da contatto acquisito)
    5. una specifica data
    6. altro…
  2. Quindi viene impostata un’attesa di 1 giorno.
  3. Ecco la prima domanda elaborata dall’automatismo: l’email inviata è stata aperta?

Questo ci porta alla seconda fase in cui le azioni cambiano in base alla risposta a questa domanda.

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Fase 2A – L’email è stata aperta

Analizziamo il flusso delle azioni da compiere se l’Email_1 è stata aperta.
Ecco di seguito la porzione di schema dedicato a questo scenario:

2.A.1 L’utente ha aperto e cliccato sul link

L’automation pone subito un’ulteriore domanda: il link contenuto nella Email_1 è stato cliccato?

Se la risposta è SÌ, allora si conclude positivamente poiché l’obiettivo è stato raggiunto.

In questo caso specifico vado a connotare l’utente con una etichetta (tag “Vinto”) in modo che in futuro posso tranquillamente decidere di creare un ulteriore automatismo e inviare un messaggio o creare una Campagna per tutti coloro che sono connotati da questo specifico tag. Nello schema, per semplificare, ho semplicemente scritto “Vinto” nel caso del clic effettuato e “Perso” se questo non avviene.

L’azione di etichettare gli utenti di una lista in base alle azioni fatte o non fatte è un modo straordinario di segmentare e creare comunicazioni fortemente mirate e per questo con performance molto migliori.

È ad esempio possibile taggare (etichettare) utenti in base a:

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2.A.2 L’utente ha aperto ma NON ha cliccato sul link

In questo caso l’automatismo prevede l’invio all’utente dell’Email_2 detta di follow-up. Deve essere una email con oggetto e contenuti leggermente diversi da quelli della Email_1. Conviene che sia più sintetica e diretta per invogliare a cliccare sul link di nostro interesse.

Il passaggio successivo è un’attesa di un giorno per poi testare nuovamente l’avvenuto clic sul link che, ricordo, può avvenire su quello della Email_1 oppure su quello della Email_2.

L’automatismo potrebbe andare avanti con altre email di follow-up, tuttavia per questo caso di studio finisce qui. Infatti chiudo sul tag “Vinto” se l’utente ha cliccato oppure “Perso” nel caso non avesse cliccato.

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Fase 2B – L’email non è stata aperta

L’Email_1 non è stata aperta, a questo punto l’automatismo prevede un secondo invio della stessa email. Ti suggerisco di provare a cambiare l’oggetto dell’email e renderlo più “cieco” ed aggressivo: “Siediti prima di leggere!”, ho esagerato? Allora prova con qualcosa del tipo: “Questa notizia è davvero importante”. Insomma il senso è non svelare il contenuto ma incuriosire. Ricorda che lo scopo dell’oggetto è far aprire l’email.

Vediamo lo schema.

I passaggi sono sostanzialmente gli stessi:

  1. Invio dell’Email_1B.
  2. Attesa di un giorno.
  3. Ha aperto l’Email_1B?
    1. Se sì, verifica: ha cliccato sul link?
      1. Se ha cliccato, allora tag “Vinto”.
      2. Se non ha cliccato allora tag “Perso”.
    2. Se no (non ha aperto), allora tag “Perso”.

Anche in questo caso potresti pensare di programmare automatismi più lunghi con altri invii di email, il processo è solo una replica di ciò che è già stato fatto. Per mantenere semplice questo schema, ci fermiamo qui.

In ogni caso sappi che questo automatismo di tre email lo uso molto spesso per me e per i miei clienti. Salvo casi particolari, consiglio di non insistere troppo nell’inviare email non gradite poiché rischieresti segnalazioni negative e cancellazioni dalla tua lista.

Ecco di seguito tutto lo schema per intero:

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Ti piacerebbe sfruttare automatismi del genere per la tua attività?

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