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Le landing page sono uno strumento molto importante nel Web Marketing, sapere come evitare gli errori più pericolosi ti permette di aumentare notevolmente le performace di conversione della tua campagna di marketing, e quando parlo di performance intendo soldi, euro, incassi!

In generale, quando si parla di “conversione” s’intende:

Per farti comprendere quanto sia importante un incremento di solo qualche punto percentuale della capacità di conversione della tua landing page, ti faccio subito un esempio.

Immagina questa situazione:

Bene, ora immagina di migliorare, grazie alla lettura di quest’articolo, di solo mezzo puntopercentuale la capacità di conversione della tua landing page, quindi dall’1% al 1,5%.

Ecco cosa accade:

Ovvero con MEZZO punto percentuale hai incassato 2000 euro in più!

E se grazie all’applicazione di questi suggerimenti dall’1% passi al 2%? Te lo dico subito: incasserai un totale di 12.000 euro! E tutto questo senza investire un euro in più in pubblicità!

È chiaro ora quanto sia importante che la tua landing page sia ottimizzata e performante.

Ecco quali sono i 5 errori più comuni e pericolosi che devi imparare ad evitare per guadagnare di più.

SOMMARIO

Errore 1 – Il titolo (headline) non è pertinente

Quando un utente vede il tuo annuncio in Google Adwords oppure su Facebook, si aspetta una “continuazione di coerenza nella comunicazione” quando arriva nella pagina di destinazione dell’inserzione.

Ecco un esempio: vado su Google e scrivo “offerta cellulari”, mi appaiono diverse pubblicità. Scelgo prima quella di Tre e poi quella di Vodafone; vediamo chi è stato il più bravo.

Offerta cellulari Tre

Questo è l’annuncio che viene pubblicato su Google, il titolo è “Offerta Cellulari”.

Vediamo la pagina di destinazione:

La sua headline ovvero il titolo è semplicemente “Smartphone”; non è molto coerente con “Offerta Cellulari”.

Vediamo ora come se l’è cavata Vodafone.

Offerta cellulari Vodafone

Ecco l’annuncio su Google Adwords:

Ed ora la pagina di destinazione (landing page):

In questo caso il titolo è “Smartphone e Cellulari in offerta” ovvero proprio quello che non solo stavo cercando, ma perfettamente in linea con il titolo dell’annuncio.

Vodafone non ha commesso l’errore ed è stato più bravo di Tre, non a caso l’annuncio di Vodafone era il primo della lista, mentre quello Tre è in fondo nella colonna di destra.

L’ottimizzazione della Landing Page migliora anche il punteggio di qualità sia in Google Adwords che in Facebook Advertising e ti permette di posizionarti meglio e risparmiare soldi (costo per clic).

Considera che si tratta di “mantenere la conversazione” iniziata con l’annuncio: ti prometto cellulari in offerta e, nella pagina di destinazione, ti parlo subito di cellulari in offerta.

Consiglio n.1: mantieni coerenza tra ciò che dici nel tuo annuncio pubblicitario e ciò che scrivi nella landing page. Questo vale anche per le immagini: se usi un’immagine nell’inserzione pubblicitaria fammela trovare anche nella pagina di destinazione.

Errore n.2: non hai considerato una strategia basata sul contenuto della Landing Page

Non parlare ad un solo potenziale cliente (vedi Buyer Persona) perché perderesti enormi possibilità di fare business con tutti gli altri.

Ci sono persone che hanno bisogno di dati e statistiche, altre che vogliono le immagini, altre che hanno bisogno di essere sicure che la tua azienda esista, magari leggendo un numero telefonico o un indirizzo, altre ancora che vogliono essere rassicurate e vedere che già altra gente ha comprato (consenso sociale), altri vogliono leggere votazioni e/o feedback, altri ancora voglio leggere le caratteristiche principali dell’offerta e comprenderne i vantaggi effettivi.

Questo vuol dire che devi organizzare la tua landing page in modo da accontentare quanto più possibile tutti questi aspetti.

Ecco alcuni suggerimenti:

  1. Considera l’aggiunta di un elenco puntato con i benefici del tuo prodotto/servizio/offerta. Pensa al tuo cliente e non al tuo prodotto. Ti faccio un esempio: se vendi un servizio di dog sitter, non scrivere semplicemente “dog sitter professionale”, ma individua i benefici del tuo servizio: “padroni rilassati e con più tempo libero”.
  2. Mostra opinioni e testimonianze di chi ha già provato il prodotto. Usa nome e cognome, se puoi linka il profilo Facebook del testimone, meglio ancora se esponi gli screen shoot dei commenti Facebook. È molto utile inserire anche le foto di chi ti ha lasciato una testimonianza positiva, meglio ancora un breve video (circa 30 secondi).
  3. Mostra una Call To Action chiara ed inequivocabile. La call to action è un invito all’azione: “Chiama subito”, “Scarica l’ebook”, “Voglio iscrivermi ora”, “Chiamatemi subito”, “Compra”, “Voglio acquistare il trapano”.
  4. Mostra/Spiega perché sei credibile (trust). Sei hai delle certificazioni, mostrale, aumenteranno la fiducia verso di te e, di conseguenza, aumenteranno le persone che si convertiranno.

Questo un possibile schema di una Landing Page con questi elementi:

Errore n.3: non hai considerato un “bonus” per il visitatore che ti legge per la prima volta

Se guardi le statistiche della tua pagina, vedrai che almeno il 60/70% dei visitatori è lì per la prima volta. Ovvero su 100 persone, 70 hanno visto la tua pagina per la prima volta.

Ti do alcune statistiche (fonte Unbounce.com) provenienti da ricerche effettuate su tre diverse tipologie di Landing Page:

Usare come call to action un semplice “Contattaci” è davvero poco efficace. Un’idea potrebbe essere quella di dire qualcosa come: “Oggi puoi parlare con un esperto”, “Contattaci ora per ottenere…” e poi indica chiaramente che non c’è alcun obbligo, che è free, che non ci sono rischi. 

Oppure offri un codice di sconto: “Solo per chi compra per la prima volta da questa pagina, 15% di sconto!”. Soluzioni del genere hanno un impatto positivo anche sulle condivisioni di pagina, quindi ecco un altro consiglio:

Consiglio n.2, inserisci i tasti social di condivisione, in questo modo aumenterai gratuitamente la visibilità della tua landing page.

Errore n.4: Non fai i test A/B

Questo è l’errore che quasi tutti fanno, quello più frequente. Esistono diversi modi per fare un test A/B e se ti stai chiedendo cosa diavolo è un test A/B te lo spiego in poche parole.

Hai una landing page che mostra la foto del prodotto, ma se mostrasse la foto di qualcuno che usa il prodotto funzionerebbe meglio? Oppure, hai un modulo che chiede nome, cognome, telefono, email e messaggio, ma se provassimo ad eliminare la richiesta del cognome, avremmo un miglioramento della percentuale di conversione? Ancora, hai una pagina con un video che spiega molto nel dettaglio la tua proposta e dura 3 minuti, ma se utilizzassi un video da 30 secondi le cose migliorerebbero? E se ne usassi uno da 6 minuti?

Ricorda che un piccolo cambiamento può dare grandi risultati, ricordi l’esempio con il quale abbiamo iniziato? Aumentando la percentuale di conversione dello 0,5% hai guadagnato 2.000 euro in più!

Ora che sei convinto che è molto importante fare dei test A/B, ti starai chiedendo come farli. Il mio consiglio è usare software professionali per la creazione e gestione di landing page, come ad esempio unbounce.com oppure LeadPage. Questi software ti permettono di creare diverse versioni della stessa landing page e di darle una percentuale di visualizzazione.

Ti faccio un esempio: tu crei, della stessa landing page, due versioni e dici al programma di dare la stessa percentuale di visualizzazione ovvero 50% ad una e 50% all’altra.

Immagina che 1.00o persone visitino la tua landing page, 500 vedranno una versione e 500 l’altra. A questo punto non ti resta che verificare i dati di conversione, magari scopri che la prima converte al 3% mentre la seconda al 5% semplicemente perché il tasto della call to action è più grande  e di colore diverso!

Un altro modo, se non vuoi usare software a pagamento, è utilizzare lo strumento “Esperimenti su contenuti” di Google. Ecco il link se vuoi approfondire questa tecnica: Interfaccia di Esperimenti sui contenuti.

Errore n.5: non sfrutti la “thank you page”

Questo è un aspetto di cui si parla poco quando si discute di landing page. La “Thank you page” è la pagina che viene mostrata al tuo cliente un attimo dopo la conversione ovvero dopo l’acquisto o dopo aver inviato il modulo.

È trascurata perché si pensa che “ormai è fatta”, invece può essere un mezzo per educare o spingere l’utente a fare una successiva azione. D’altro canto se si è convertito vuol dire che ti ha dato fiducia, quindi è il momento di sfruttare questa sua inclinazione positiva e fargli fare ancora una piccola azione.

Ci sono almeno 4 aspetti che dovresti considerare:

  1. Prima di tutto lo ringrazi per l’azione appena compiuta.
  2. Gli spieghi cosa accadrà ora, ad esempio che riceverà il prodotto entro 3 giorni oppure che verrà contattato subito o tra due ore, che riceverà l’ebook sulla posta elettronica e via dicendo.
  3. Lo inviti a connettersi con te diventando fan della tua pagina su Facebook o follower su Twitter o un contatto su Linkedin.
  4. Lo invogli a scoprire altro con un link verso il tuo sito ufficiale o verso un’offerta correlata: se ha acquistato una mountain bike potrebbe essere interessato ad un offerta speciale per un caschetto di protezione.

Lista di controllo

Prima di creare la tua prossima landing page, ricorda di evitare questi 5 errori e per aiutarti ecco una lista di controllo:

Ti piacerebbe saperne ancora di più su questo argomento? Allora clicca e guarda il video in basso